Nei prossimi anni l’intelligenza artificiale occuperà un ruolo sempre più importante nei processi operativi. Ciò rappresenta una grande sfida per le aziende che dovranno cambiare il proprio approccio al lavoro riconsiderando gli spazi e il modo di lavorare.

Innanzitutto è necessario fare una premessa: qualsiasi progresso tecnologico ha senso solo se rappresenta un reale un beneficio per le persone per cui è stato concepito. L’automazione di molti processi, ad esempio, se da un lato riduce drasticamente il ricorso al lavoro dell’uomo, dall’altro garantisce la standardizzazione dei risultati liberando i lavoratori da compiti noiosi o addirittura alienanti.

Affinché vi sia un vero vantaggio per tutti, però, le organizzazioni devono intraprendere innanzitutto un percorso di tipo culturale, che, partendo dai vertici, incoraggi la creazione di un ambiente votato alla collaborazione, all’apertura e alla flessibilità.

Lo spazio di lavoro futuro dovrà essere in grado di migliorare l’esperienza e la produttività dei dipendenti attraverso un ambiente fisico e virtuale più flessibile, intelligente e collaborativo. Bando quindi alla staticità e agli orari prestabiliti e via libera alla flessibilità e alla formazione continua.

L’ufficio del futuro sarà un ambiente aperto, fluido e altamente connesso, che permetterà all’utente di trarre vantaggio da mobilità, collaborazione remota e accesso sicuro a strumenti e dati, con semplicità e velocità, aumentandone soddisfazione e produttività.

È inevitabile che molti compiti, soprattutto quelli ripetitivi, potranno essere sostituiti dall’automazione e dai robot, ma il ruolo dell’uomo resterà comunque fondamentale per portare a termine tutte quelle mansioni complesse che richiedono necessariamente la sensibilità di un professionista in carne ed ossa.

La trasformazione dell’ambiente di lavoro e della cultura del lavoro più in generale, costringerà le aziende a cambiare anche il modo di reclutare e valutare i propri dipendenti, affiancando alle metriche specificamente legate alla produttività, quelle per valutare le soft skill (spirito di squadra, empatia e intelligenza sociale).

Non da ultimo, per essere vincenti sul mercato le aziende dovranno essere in grado di offrire ai propri dipendenti gli strumenti e le opportunità formative per migliorare e incrementare le competenze tecnologiche individuali. Se adeguatamente formati, infatti, grazie ai nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale i dipendenti potranno diventare più produttivi nel giro di pochi anni.